La Grande Bellezza – I Musei Vaticani a Roma rappresentano uno dei complessi museali più importanti di Roma e tra i più famosi al mondo, situati all’interno della Città del Vaticano, la più piccola nazione indipendente esistente.
Fondati nel 1506 da Papa Giulio II, i Musei Vaticani raccolgono una vasta collezione di opere d’arte e manufatti di valore inestimabile, che spaziano dall’antichità classica al Rinascimento e oltre facenti di una collezione di opere d’arte accumulata nel corso dei secoli da vari Papi.
La visita ai Musei Vaticani è un’esperienza unica e indimenticabile per chiunque ami l’arte e la storia. Ogni anno, milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo si recano a Roma per ammirare le meraviglie conservate all’interno di questo straordinario complesso museale.
La collezione dei Musei Vaticani è vastissima e comprende numerose sale e gallerie; tra le opere più famose si annoverano la Cappella Sistina, affrescata da Michelangelo, gli appartamenti papali, affrescati da Michelangelo e Raffaello, con le celeberrime Stanze di Raffaello e la Collezione di Arte Egizia, che ospita numerosi reperti e mummie dell’antico Egitto.
“Cappella Sistina
le cerimonie ufficiali del Papa”
La Cappella Sistina è conosciuta in tutto il mondo sia per essere il luogo nel quale si tengono il conclave e altre cerimonie ufficiali del papa (in passato anche alcune incoronazioni papali), sia per essere decorata da opere d’arte tra le più conosciute e celebrate della civiltà artistica mondiale, tra le quali spiccano i celeberrimi affreschi di Michelangelo, che ricoprono la volta (1508-1512) e la parete di fondo (del Giudizio universale) sopra l’altare (1535-1541 circa). Nella Cappella Sistina sono presenti anche opere di altri grandi artisti italiani della seconda metà del Quattrocento (Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Pinturicchio, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli, Piero di Cosimo, Cosimo Rosselli e altri).
Le Stanze di Raffaello sono quattro sale in sequenza e sono così chiamate perché affrescate dal grande pittore urbinate e dagli allievi della sua bottega, situate al secondo piano del Palazzo Apostolico.


Giulio II della Rovere (1503) noto come il “Papa Guerriero” pochi anni dopo l’inizio del suo Pontificato, si rifiutò di utilizzare l’Appartamento Borgia, legato al suo predecessore Alessandro VI. Per questo scelse di abitare in alcuni ambienti al secondo piano del Palazzo Apostolico nell’ala settentrionale, che possedevano decorazioni importanti Quattrocentesche di Piero della Francesca, Andrea del Castagno, Luca Signorelli e Bartolomeo della Gatta.
In un primo tempo la ridecorazione degli ambienti venne affidata a un gruppo di artisti tra cui Pietro Perugino, il Sodoma, Baldassarre Peruzzi.
Fu probabilmente Bramante, architetto pontificio incaricato di ricostruire la Basilica vaticana, a suggerire al pontefice il suo conterraneo Raffaello Sanzio.
Il Pontefice, soddisfatto dei primi saggi del pittore, gli affidò presto la decorazione dell’intero appartamento, distruggendo tutto il lavoro dei suoi predecessori, salvando solo l’ambiente della Cappella Niccolina.
Raffaello Sanzio, coadiuvato da un cospicuo numero di aiutanti, lavorò all’impresa, stanza dopo stanza, fino alla morte nel 1520, mentre i suoi seguaci completarono la decorazione su suo disegno fino al 1524. Le Stanze vennero usate dai vari papi con poche alterazioni fino a Gregorio XIII.
Da ovest a est si susseguono si incontrano: la Stanza dell’Incendio, la Stanza della Segnatura, la Stanza di Eliodoro e la Sala di Costantino.
- Stanza della Segnature: l’ambiente prende il nome dal più alto tribunale della Santa Sede che usava riunirsi in questa sala. Gli affreschi celebrano le categorie del sapere (la teologia, la filosofia, la poesia e la giurisprudenza).
“Gli affreschi”
Questi gli affreschi alle pareti:
- Disputa del Sacramento (Teologia, 1509)
- Scuola di Atene (Filosofia, 1509-1511)
- Parnaso (Poesia, 1510-1511)
- Virtù e la Legge (Giurisprudenza, 1511)


Stanza di Eliodoro: l’ambiente era destinato alle Udienze. Gli affreschi rappresentano quattro episodi biblici.
Questi gli affreschi alle pareti:
- Cacciata di Eliodoro dal tempio (1511-1512)
- Messa di Bolsena (1512)
- Liberazione di san Pietro (1513-1514)
- Incontro di Leone Magno con Attila (1514)
Stanza dell’Incendio di Borgo: in questo ambiente si esalta papa Leone X e ciascuna scena contiene allusioni al pontificato con numerose citazioni classiche e letterarie tipiche della corte pontificia.
Questi gli affreschi alle pareti:
- Incendio di Borgo (1514)
- Battaglia di Ostia (1514-1515)
- Incoronazione di Carlo Magno (1516-1517)
- Giuramento di Leone III (1517)
Sala di Costantino: a Raffaello è attribuita l’ideazione del complesso decorativo, ma l’intera stesura e probabilmente anche la composizione delle scene nella parete spetta agli allievi poiché fece in tempo solo a preparare i cartoni, morendo nel 1520.
Il tema iconografico principale, le storie di Costantino Magno, mira all’esaltazione della Chiesa, della sua vittoria sul paganesimo e al suo insediamento nella città di Roma.
Questi gli affreschi alle pareti:
Ritornando ai Musei Vaticani, la Collezione di Arte Egizia rappresenta un’altra tappa imprescindibile. Questa collezione ospita numerose opere provenienti dall’antico Egitto, tra cui mummie, sarcofagi, papiri e reperti di inestimabile valore storico e artistico.
Altre attrazioni da visitare nella zona sono i Giardini Vaticani e la Basilica di San Pietro.