Matera, dal nome greco meteora, cielo stellato, è senza dubbio tra le città più caratteristiche del Meridione d’Italia che attrae milioni di turisti per i Suoi famosi “Sassi”, antiche abitazioni scavate nella roccia, uno dei patrimoni culturali nazionali più importanti.
“Matera e i suoi set cinematografici”
Scenario di famose riprese cinematografiche e televisive come “La Passione di Cristo” di Mel Gibson, “Ben Hur” ed “Il Vangelo Secondo Matteo” di Pasolini, solo per citarne alcuni e ambientazione dell’altrettanto famoso romanzo autobiografico “Cristo si è fermato a Eboli”, opera dello scrittore italiano Carlo Levi, arrivato a Matera nel 1935.
I Sassi di Matera, iscritti nella lista dei patrimoni dell’umanità dall’UNESCO nel 1993 sono simbolo di un ecosistema urbano straordinario, capace di tramandare dal più lontano passato preistorico i modi di abitare nelle caverne fino alla modernità. I Sassi di Matera costituiscono un esempio eccezionale di accurata utilizzazione nel tempo, delle risorse fornite dalla natura: acqua, suolo, energia.
Matera, nominata Capitale Europea della Cultura nel 2019, ha attratto la sua attenzione verso il suo patrimonio culturale e ambientale unico, attraendo visitatori provenienti da tutto il mondo desiderosi di vedere i suoi monumenti, i suoi musei e le sue bellezze naturali.
Con il termine “Sassi” si intendono però i due quartieri che costituiscono, insieme alla “Civita” e al “Piano”, il centro storico di Matera, il Sasso Barisano ed il Sasso Caveoso e non, come molti credono, le abitazioni all’interno di tali distretti.
Sul versante opposto dei Sassi è presente l’altopiano della Murgia, con chiese rupestri sparse lungo i pendii, protezione naturale della città stessa.
“L’evoluzione urbanistica di Matera”
La “città della pietra”, è stata abitata sin dal Paleolitico, e le case grotta ricavate nella roccia calcarea sono state vissute senza interruzione dall’età del bronzo, sino allo sfollamento avvenuto negli anni cinquanta.
In mezzo, si sono susseguite diverse dominazioni, tra cui quella romana, bizantina, normanna e sveva che han lasciato tracce del passaggio, come Chiese, Fortezze, Palazzi, opere di urbanistiche quali cisterne e viottoli, edifici rinascimentali e barocchi.
Il modo più diretto per conoscere la storia degli insediamenti rupestri è sicuramente la visita alla Case Grotta perché donano l’unica e autentica opportunità per rendersi conto di quella che era la vita degli abitanti per lo più contadini, prima del loro abbandono, avvenuto negli anni 50.
Nella Casa Grotta è possibile vivere l’esperienza di una vera casa dei Sassi attraverso il suo arredamento originale e gli strumenti di uso quotidiano che la famiglia che l’abitava utilizzava nella vita di tutti i giorni; ma si può anche cogliere la complessità culturale e sociale di quella che viene definita civiltà contadina, con uno stile di vita estremamente semplice ben lontano dal boom economico che investì l’Italia del dopoguerra. Dal primo decennio del 1800 fino al 1952, Matera ha vissuto un lungo periodo di decadenza per le ricorrenti crisi dell’economia agricola e politica portando soprattutto le famiglie più povere ad utilizzare le grotte come abitazione, attrezzandole per un uso abitativo e allo stesso tempo per il ricovero degli animali. La stessa pressione demografica unita alla miseria ben presto trasformò la Grotta-Stalla in Casa-Grotta-Stalla.
Questo misero modo di vivere, con enorme degrado igienico-sanitario, è sopravvissuto fino al 1952 quando, con la prima legge speciale sui Sassi voluta da Alcide De Gasperi, è iniziato il trasferimento di oltre 15.000 persone nei nuovi rioni della città moderna costruita secondo uno specifico piano regolatore.
Matera dopo il 1952 vive un enorme rinnovamento culturale ed economico, ripulita e restaurata con molte delle antiche Case-Grotta convertite in ristoranti, hotel e gallerie.
Chiaramente la gente che abitava nelle Case-Grotta all’inizio non ha vissuto come un miglioramento questa trasformazione tanto era legata allo spirito di solidarietà e altruismo tipico di una condivisione di un disagio economico. Ma nel corso del tempo con la valorizzazione di tutto il patrimonio ambientale nonché il recupero di usi e costumi di questo popolo prettamente agricolo, si è riusciti a erigere Matera nel Primato di salvaguardia del proprio passato, concreta testimonianza per le nuove generazioni.
Matera ha subito davvero una grande evoluzione e trasformazione nel corso dei secoli, merita una visita per omaggiare l’orgoglio di questo popolo così semplice, aperto e accogliente verso il progresso.
“Patrimonio Artistico”
Merita un cenno anche il Patrimonio artistico ben conservato all’interno di Palazzo Lanfranchi (Museo d’arte Medievale e moderna); il MUSMA (Museo della scultura contemporanea con opere di Mimmo Paladino); la Casa di Ortega (Museo di arte contemporanea dedicato alle opere dell’artista spagnolo Josè Ortega; il Museo della Civiltà Contadina (Museo etnoantropologico più grande del Sud Italia).


