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Umberto Verdirosi e l’arte intesa come messaggio

Il Viandante - Valorizzarte, valorizza l'arte. Prenotazione e vendita di dipinti, opere artistiche a Roma centro, conoscendo direttamente l'artista

Ho avuto il piacere di conoscere un geniale e indipendente Artista in una Sua Personale presso la Galleria dei Miracoli in Roma centro. Lo definisco “Artista indipendente” perché egli stesso non ama essere inserito in nessuna corrente artistica, ritenendosi LIBERO, scrive Verdirosi: Io sono il mio mondo quello che vedete, le mie tele recitano una favola che è trascendenza.
Persona di grande valore, originato dalle sue doti di Scultore, Attore teatrale, Poeta, Scrittore e indubbiamente GRANDE PITTORE Simbolista/Metafisico.

Vi presento UMBERTO VERDIROSI

La Meraviglia del Suo estro si percepisce già all’ingresso della Galleria dove è posizionato un bel quadro raffigurante un “vecchio” ovvero: “ il Viandante” che indossa la Sua inseparabile sciarpa rossa ed il Suo fardello da viandante; Titolo della tela: “Il Vagabondo”.
Il vagabondo è seguito dal Suo inseparabile cane simbolo di amore , amicizia, fedeltà; sullo sfondo uno brillio di luci accese, provenienti dalle case in lontananza: la società
Il Vagabondo con il suo fardello e l’inseparabile cane in primissimo piano riportano lo spettatore ad una illuminante riflessione:

il piacere di aver SCELTO la LIBERTA’ di ERRARE lungo una strada libera da vincoli, consuetudini convenzionali, allontanandosi in modo coraggioso e CONSAPEVOLE da ciò che ci si lascia alla spalle, accompagnati da una enorme FEDE nell’ignoto. Tutto questo mi è sembrato un illuminante pensiero condiviso.

Subito dopo questa si sono susseguite altre intriganti tele, archivio mistico di simboli ricorrenti ed esoterici, come le maschere, i sipari del teatro, le sciarpe rosse, le farfalle, le luci accese, i viandanti, i numeri, le tele nelle tele. Tutto ciò contribuisce ad incrementare la curiosità per l’artista Verdirosi, sentendomi accompagnata come in una sorta di iniziazione, ed incuriosita di scoprire la corretta interpretazione delle sue rappresentazioni.

Un’altra interessante e solenne tela esposta in Galleria dal titolo “Evoluzione” è una raffigurazione insolita della Natività; omaggio di Verdirosi alla Madonna col bambino della scultura di Michelangelo, seduta e senza volto (rappresentando così tutte le donne) tiene fra le sue ginocchia un giovane Gesù, protetto dalle vesti della Madre, con volto e capelli questa volta ben dettagliati. Il Piccolo sembra protrarsi in avanti quasi spronato dalla Madre, come se rappresentasse l’eroe che viene al Mondo per salvarci.

Sullo sfondo uno SPAZIO COSMICO senza tempo ed una bellissima luna o qualcosa di simile ad un pianeta inesplorato.
Altra illuminante riflessione: Verdirosi esprime in questa tela a mio avviso, le due teorie sulla creazione in chiave scientifica ed in chiave religiosa; due teorie perfettamente in armonia a seconda della Credenza personale, ma comunque riguardanti l’Evoluzione Umana.

Il COSMO rafforza il concetto di una nascita della vita attraverso la teoria del Big Bang, il piccolo Gesù che irrompe nell’Universo Infinito esprime il concetto
della nascita dell’Uomo, in chiave religiosa.
Ciò che è importante è IL MESSAGGIO UNIVERSALE:

il progetto dell’EVOLUZIONE. Se l’uomo discende dalle stelle o dal seme di Maria non è di rilevanza;

L’IMPORTANTE È ESSERE, ESISTERE

Un’altra peculiarità dell’artista è quella di accompagnare le tele da versi in prosa o poesie, appagando lo spettatore su più aspetti, potenziandone il Messaggio Universale.

In questa mostra ho avuto il privilegio di ricevere le spiegazione dell’adorabile figlia dell’Artista, Bianca Verdirosi, gentilissima e cordiale, la quale mi ha fornito preziose chiavi di lettura, permettendomi di apprezzare ancor di più il mondo pittorico di questo Pittore Umanista dall’animo sensibile.
L’Uomo ritratto da Verdirosi è potentemente SOLO perché è dalla stessa SOLITUDINE che trae FORZA e CONSAPEVOLEZZA.

l’Uomo di Verdirosi diventa Arlecchino, Pulcinella, indossa MASCHERE perché costretto a recitare nel palcoscenico della vita, delle commedie o delle tragedie a seconda dei casi; con questa metafora l’Artista porta alla luce il Suo trascorso di attore teatrale , le tele nelle tele camminano sulla terra e volano nel cielo, diventando il palcoscenico dei suoi pensieri dipinti.


Troveremo una collezione di dipinti dedicati all’illustrazione del Don Chisciotte di Cervantes, sono infatti splendidi capitoli illustrati, dove il mondo si fa teatro e palcoscenico, in cui ognuno recita la sua parte, proiettato in una realtà metafisica. Alcune di queste tele sono visitabili nella Casa Museo dell’artista, in queste si raffigura sovente il combattente folle che affronta sfide insensate, metafora di un uomo che cerca
risposte sensate al mistero dell’esistenza; in fondo tutti noi siamo dei Don Chisciotte, pronti a combattere, perdere o diventare eroi.
La grande critica d’Arte, Gabriela Garbellini scrive di Umberto Verdirosi:

“I suoi quadri sono lettere d’amore dalla potenza atomica che affluiscono a frotte in punta di pennello.
Verdirosi è prodigio.
È miracolo di inusitata bellezza.
È artista autentico.
a noi non resta che ammirarlo con il rispetto che si deve ai più grandi ai quali è concesso il dono di vedere oltre la soglia del comune sentire.”

Verdirosi, per chi ha la fortuna di incontrarlo nella Sua Galleria, improvvisa sovente monologhi, offrendo uno spettacolo unico nel suo genere, mettendo letteralmente “in scena” le Sue Opere pittoriche e poetiche, mostrando il suo grandissimo talento di grande attore di teatro.
Non esagero nel definirlo uno dei più particolari ed insoliti artisti contemporanei, considerando anche il Suo talento di scrittore; diverse le pubblicazioni come “ Dietro la tela”, “Dieci Numeri per conoscere Dio”, “Il Monumento di Carlo Goldoni nel Mistero del Tempo”, “I segni zodiacali”, e come illustratore del “Don Chisciotte” e dei 154 sonetti di Shakespeare con “Shakespeare di Verdirosi” ed anche alcune novelle come
“L’Indirizzo” e “Il Buco”.

In questa Novella, in particolare, egli esprime il Suo punto di vista nei confronti dell’Arte Contemporanea, chiarendo la Sua posizione di artista LIBERO da mistificazioni artistiche.
Secondo Verdirosi, la vera fortuna viene creata per lo più dai critici d’arte, osannando un artista piuttosto che un altro e aumentandone la notorietà a scapito, a volte, di un messaggio artistico che non sembra esserci o comunque non del tutto chiaro. Famoso il Suo Scritto “Necrologio al critico d’Arte”…


“…Un giorno lontano la Stupidità si innamorò dell’Ignoranza, si sposarono ed ebbero un figlio, lo chiamarono Criticò. Il bimbo si fece adulto e criticò di continuo tutto e tutti, ma soprattutto gli artisti. Non riconobbe Goya, non riconobbe Modigliani, non riconobbe Van Gogh, ma riconobbe in ogni secolo solo se stesso.
Questo immortale riottoso, conquistando la terza pagina di tutti i giornali di arte, scriverà per l’artista solo se questo è in punto di morte….”


… La verità dell’arte vive nella creatività costruttiva, nella ricerca dell’ignoto, e nel sapere manifestare e dipingere denunce motivate …Da Dietro La Tela.
Il Messaggio di Verdirosi è SEMPRE chiaro e diretto:

“l’arte è e sarà sempre un linguaggio compreso da tutti perché parla tutte le lingue; l’artista è tale quando riesce a fare quel gradino che lo libera dagli altri e quando non ci riesce deve essere chiamato copista…”


“La verità dell’arte vive nella creatività costruttiva, nella ricerca dell’ignoto e nel sapere dipingere denunce motivate” Questo è il dovere dell’artista: dare al mondo il suo talento dipingendo il proprio immaginario esaltando la favola della vita.

In ultimo, una curiosità che accomuna le opere di Verdirosi, è la sua dedica nei confronti del Maestro Indiano OSHO che lui considera il suo Maestro Cosmico e ispiratore di tutto il Suo pensiero.
Ancora una volta, avvicinandosi al pensiero di questo Filosofo controverso, Verdirosi esprime la sua libertà religiosa: non si definisce ateo, non si definisce credente ma semplicemente libero di ESSERE.


La mostra nella Galleria dei Miracoli si è conclusa poi con uno sguardo anche ad una bella collezione di Borse creata direttamente dalla figlia Bianca, di manifattura artigianale in edizione limitata con le riproduzioni di diverse tele famose, per me una interessante idea per “vestire l’arte”

Per saperne di più consultare il link: Ama l’arte Vesti l’Arte su Facebook e verdirosi_bag su Instagram

Uscita dalla Personale mi sono sentita arricchita di illuminanti pensieri e di belle emozioni, entusiasta di sapere che anche per questo artista il VALORE dell’ARTE consiste in quel MESSAGGIO CIRCOLARE che si amplifica come un sasso gettato in uno stagno.
Verdirosi accoglie tutti i suoi ammiratori e curiosi presso le due Gallerie di Orvieto e presso la sua Casa Museo a Roma per informazioni anche su Facebook

Umberto Verdirosi
Gallery

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